Psyco Caffè - Vivere la vita come coltivare un giardino
Proviamo ad immaginarci come dei giardinieri e che il nostro giardino sia la nostra vita. Nel nostro giardino possiamo avere diverse aree con piante di vario tipo. Alcune piante possono essere cespugli, altre rampicanti, alberi da frutto o un piccolo fiore delicato.
Possiamo approcciarci alla cura del nostro giardino in tanti modi: uno è quello più casuale, partendo da quello che ci salta all’occhio nel momento in cui capitiamo in giardino; l’altro invece è quello di fermarsi ogni tanto osservando tutto il giardino nell’insieme e chiederci quali sono le piante che sono importanti per noi in quel determinato momento e soprattutto in che modo possiamo prendercene cura.
Spesso nella vita ci capita di vedere solo le erbacce e concentraci su quelle, impiegando molto tempo a toglierle. Ma in quel momento togliamo tempo ed energie dalla coltivazione di piante che sono importanti per noi e permettiamo alle erbacce di crescere e prendere possesso del giardino. Provando a considerare le erbacce come una semplice componente naturale del nostro giardino possiamo dedicarci a ciò che per noi è importante.
Perché le piante che crescono sono quelle che annaffiamo e di cui ci prendiamo cura maggiormente. Ed è vero che in parte può dipendere dagli agenti esterni, dal clima e dalle intemperie ma dipende anche e soprattutto dalle azioni impegnate che compiamo ogni singolo giorno.
Come un giardiniere con pazienza nelle piccole azioni quotidiane, con coraggio e cura giorno dopo giorno possiamo osservare le nostre piante che crescono, da piccolo seme a foglia rigogliosa.
LE AZIONI IMPEGNATE
L’ACT, Acceptance and Commitment Therapy, intende per “azione impegnata” fare ciò che serve per vivere in modo congruente con i nostri valori.
Quando si tratta di apportare cambiamenti di vita positivi, incontriamo frequentemente barriere psicologiche, che possono essere riassunte nell’acronimo FIFA (Fusione, Irrealizzabili aspettative, Fuga dal disagio, Allontanamento dai propri valori).
Come possiamo fare per affrontare questi ostacoli? Ebbene, l’antidoto al FIFA è nell’acronimo DARE: Defusione, Accettazione del disagio, Realismo degli obiettivi, Entrare pienamente in contatto con i propri valori.
L’azione impegnata non significa tendere alla perfezione e costringerci a raggiungere tutti i nostri obiettivi. Significa avere un impegno per una vita di valore: L’impegno di tornare di nuovo e di nuovo ai nostri valori, non importa quante volte perdiamo il contatto con essi.
Bibliografia
Harris, Russ (2010). La trappola della felicità. Milano: Franco Angeli
Harris, Russ (2011). Fare ACT. Milano: Franco Angeli
Video: “Vivere è come coltivare un giardino: come farlo con l'Acceptance and Commitment Therapy” pibblicato da Chiara Rossi Urtoler – MindfulACT
Autore : Dott.ssa Matilde Cresti