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Compagni di viaggio difficili!!

venerdì 18 novembre

Psyco Caffè - Compagni di viaggio difficili!!

Immagina di essere il capitano di una barca che veleggia tra i mari. Sotto coperta c’è un gruppo consistente di mostri spaventosi, con un aspetto terribile, artigli e denti aguzzi. Già dall’inizio del tuo viaggio ne hai fatto conoscenza e ti è sembrato utile fare un patto con loro. Purché non fossero mai saliti sul ponte, avresti seguito la loro richiesta: mantenerti il più lontano possibile dalla riva, vagando senza meta.

Di tanto in tanto, stanco e annoiato di vedere solo mare intorno a te, hai provato a puntare a riva, ma in quel preciso instante ecco venirli fuori, minacciando di distruggerti!

Solo l’idea ti terrorizza, per questo inverti immediatamente la rotta e riprendi il tuo viaggio in mare aperto, senza una precisa destinazione.

In quel momento ti senti sollevato. Ma dopo un po' di tempo inizi a sentirti stanco, annoiato, solo, infelice… e intanto continui a vedere barche che approdano e scoprono nuove terre. Allora potresti riprovare ad andare verso riva, ma eccoli nuovamente salire.

Come fanno ad avere tutto questo potere sulle tue scelte e la tua vita? In realtà le loro sono solo parole, e se decidessi di non assecondare le loro richieste non farebbero altro che costringerti a guardarli, a tenerli in coperta! Anche se continuano ad urlarti contro che potranno distruggerti, nella realtà non ti hanno mai neanche sfiorato. Sicuramente il loro aspetto è spaventoso e tenerli lontani ti dà la parvenza di avere il controllo della situazione.  Ma sei tu al timone, e per avere sotto controllo la situazione, hai perso completamente il controllo della tua barca. 

Il potere che hanno è quello che tu decidi di attribuirgli, e il tempo speso a fingere che non esistano o a tenerli a distanza, è tempo tolto al viaggio che avresti voluto percorrere…

Quante volte ci capita di comportarci come il capitano della barca di fronte ad emozioni e pensieri difficili?

Questa modalità di affrontarli o non affrontarli, viene definito dall’ACT (Acceptance And Commitment Therapy) Evitamento Esperenziale. 

L’evitamento Esperenziale è quell’insieme di strategie che mettiamo in atto per allontanare pensieri, emozioni, sensazioni o ricordi che percepiamo come pericolosi, e potrebbe palesarsi attraverso tentativi di controllo del mondo interno o di fuga da esperienze esterne.

Qual è l’alternativa?

Il processo virtuoso che l’ACT contrappone all’evitamento esperenziale viene definito Accettazione.

Accettare significa fare spazio, smettere di combattere emozioni, pensieri e ricordi difficili; iniziare a vedere il nostro dolore come qualcosa di delicato e fragile di cui prendersi cura, anziché qualcosa di cui sbarazzarsi.

Attraverso l’accettazione potremmo indebolire il potere che i nostri pensieri e le nostre emozioni hanno sulla nostra vita, accettando di avere dei compagni di viaggio talvolta difficili e nonostante questo, continuare a seguire la rotta che dà significato alla nostra vita.