“Immagina per un momento che quasi tutto ciò che credi su come raggiungere la felicità sia in realtà inesatto, fuorviante o falso. E immagina che siano proprio queste tue convinzioni a farti sentire infelice. E se in realtà fossero proprio i nostri sforzi per trovare la felicità a impedirci di ottenerla?”
Ma cos’è esattamente la felicità?
Potremmo attribuire a questa parole due significati: il primo corrisponde al “sentirsi bene, gratificati”; cerchiamo di afferrare con forza questa sensazione, e con ancora più forza cerchiamo di trattenerla…ma come tutte le emozioni, ha una durata effimera, temporanea. Lo sforzo stesso di trattenerla potrebbe rappresentare la principale causa della nostra sofferenza.
Il secondo significato che potremmo attribuirle è “vivere una vita ricca, piena e significativa”. Si tratta probabilmente di una visione meno comune, che richiede più consapevolezza e coraggio, ma anche meno effimera e transitoria. Equivale a scegliere la direzione da percorrere nella propria vita, mettendo in conto di dover affrontare l’intera gamma di emozioni, piacevoli e dolorose.
Quali sono i falsi miti sulla Felicità?
La felicità è la condizione naturale di tutti gli essere umani
Le favole ascoltate da bambini, i cartoni animati, i film, ci hanno insegnato che il lieto fine e il “vissero per sempre felici e contenti” è parte fondamentale e centrale dell’esistenza umana. Ma se ci fermassimo un attimo a notare cosa accade intorno a noi, potremmo scoprire che è più raro di quanto ci si aspetti: lutti, separazioni, assenza di scopi sono all’ordine del giorno; eppure molte persone continuano a pensare “tutti gli altri sono felici, eccetto me”, amplificando ulteriormente la loro sofferenza.
Se non sei felice, hai qualcosa che non va
La diretta conseguenza del primo mito, ci porta a considerare qualunque tipo di sofferenza psicologica come anormale, qualcosa da aggiustare, etichettando e dividendo le emozioni in quelle ben accette e quelle da eliminare. La lotta che mettiamo in atto per allontanarle dalle nostre esperienze, oltre ad essere inutile e inconcludente, ci fa percepire come rotti, sbagliati.
Per avere una vita migliore dobbiamo sbarazzarci dei pensieri negativi
La lotta per eliminare la sofferenza condiziona la qualità della nostra vita. Eppure se ci fermiamo a pensare a ciò che conta realmente per noi, una relazione sentimentale, un importante progetto lavorativo, possiamo notare che il più delle volte, oltre a farci sperimentare appagamento, gratificazione, entusiasmo, portano con sé ansie, stress, paure.
Dovresti essere capace di controllare ciò che pensi e ciò che provi
Purtroppo ognuno di noi ha molto meno controllo sui propri pensieri ed emozioni rispetto a quello che ci si aspetta. Abbiamo provato tutti ad allontanarli distraendoci, dedicandoci ad altro, eppure il più delle volte li abbiamo visti tornare. Con l’aumentare della sofferenza, controllarla diventa sempre più difficile.
“Questi quattro miti costituiscono il meccanismo di base della trappola della felicità. Ci conducono ad una lotta che non potremo mai vincere: la lotta contro la nostra natura umana. È questa lotta che crea la trappola.”
Harris, Russ (2010). La trappola della felicità. Milano: Franco Angeli
Autore : Dott.ssa Letizia Balestra