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Il Sè che pensa e il Sè che osserva
venerdì 13 gennaio
Psyco Caffè - Il Sè che pensa e il Sè che osserva

Ti è mai capitato di essere fisicamente in un posto mentre la tua mente vaga altrove? 

 Dove sei?

 L'ACT risponde a questa domanda effettuando una distinzione tra sé pensante e sé osservante. Nel primo caso ci riferiamo a quella che comunemente chiamiamo "mente", quella parte di noi che giudica, pianifica, confronta, immagina, ricorda. Quando parliamo di sé osservante, invece, entra in ballo quella parte di noi attenta, consapevole, che può prestare attenzione ai suoi pensieri, ma non produrli. 

 Immagina ad esempio di essere di fronte ad un bellissimo tramonto, e di essere completamente immerso in quello spettacolo, nei colori caldi, nelle sfumature del cielo..la tua mente è tranquilla, connessa con la meraviglia che le si presenta davanti agli occhi. Ma all'improvviso arrivano dei pensieri, dei ricordi dell'ultima volta in cui hai visto un tramonto, delle persone con cui ti trovavi e così via si generano mille collegamenti. 

Perdi il contatto con quello che stai vivendo in quel momento, sei distratto, tanto da non notare neanche il colore violaceo del cielo e l'ultimo raggio di sole che ti sta salutando. 

Allenarsi a riconoscere il sé che osserva permette di prendere una prospettiva diversa rispetto ai propri pensieri ed emozioni, di fargli spazio e di lasciare che siano, senza ritrovarsi intrappolati in essi. Una metafora che può aiutarci a comprendere il sé che osserva è quella del cielo e del tempo: il sé che osserva è come il cielo. I tuoi pensieri e i tuoi sentimenti sono come il tempo meteorologico: cambiano continuamente, talvolta sono rapidi e delicati, altre volte si formano tremende tempeste che sembra trascinino via tutto ciò che trovano avanti. Eppure, indipendentemente dalla violenza dei fenomeni che lo attraversano, il cielo è sempre lì, illeso, non ne viene ferito. A volte dimentichiamo che il cielo è presente, non riusciamo a vederlo perché oscurato dalle nuvole. Ma se proviamo ad andare al di sopra delle scure nubi, prima o poi raggiungeremo il cielo sereno che si estende in tutte le direzioni e riusciremo a vedere che per quanto violenta, lunga, distruttiva, nessuna tempesta ha mai danneggiato il cielo. 

Bibliografia 

"Fare Act" -Russ Harris- 

"La trappola della felicità" -Russ Harris-

Autore : Dott.ssa Letizia Balestra

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