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venerdì 23 dicembre
MODELLO S.M.A.R.T. - Il Nostro Nord

Gli interventi clinici con bambini e adolescenti hanno bisogno di idee, categorie e metodi che siano adeguati al periodo della vita a cui si rivolgono (Hayes, 2015). 

Hayes e Ciarrochi (2015) hanno proposto un modello di intervento clinico specifico per l’età evolutiva, il DNA-V: l’acronimo descrive tre classi funzionali di comportamento, alle quali si fa riferimento utilizzando i termini metaforici di Esploratore, Osservatore e Consulente. Tutti e tre sono al servizio dei Valori. L’obiettivo ultimo dell’utilizzo delle competenze insegnate nel modello DNA-V è promuovere la flessibilità psicologica (Hayes e  Ciarrochi, 2015). Come sottolinea Hayes (2015), il modello DNA-V è il risultato di decenni di lavoro e di riflessione sui temi della flessibilità psicologica, del contestualismo funzionale e della Relational Frame Theory. L’obiettivo del DNA-V è quello di aiutare i giovani a sviluppare i valori e a vivere in modo vitale. L’Esploratore, l’Osservatore e il Consulente forniscono gli strumenti che permettono di impegnarsi in azioni legate ai valori, che si trovano al centro del modello. 

Il Consulente è una metafora per descrivere come gli esseri umani utilizzano il linguaggio e la cognizione. Descrive come utilizziamo la nostra voce interiore o dialoghiamo con noi stessi per dare un senso al passato, costruire credenze, valutarci e prevedere il futuro. Grazie al consulente, non abbiamo bisogno di affidarci all’esperienza o a un apprendimento per tentativi ed errori per immaginare qualsiasi cosa; possiamo semplicemente auto consigliarci utilizzando relazioni derivate basate sulla nostra storia di apprendimento. 

L’Osservatore è un processo molto valido che ci permette di entrare in contatto con i nostri sentimenti, con il nostro corpo e con i segnali fisici che arrivano dal mondo che ci circonda. 

L’Esploratore fa riferimento a tutti quei comportamenti legati all’esplorare e sperimentare il mondo […], utilizziamo le sue competenze per ampliare il nostro repertorio comportamentale, provare nuove cose e valutare come funzionano, trovare e creare valori e costruire i punti di forza. 

 Esempio clinico

Nel corso delle sedute sono stati proposti a Marco (nome di fantasia) diversi esercizi esperienziali pensati per attraversare tutti i processi del DNA-V. Come suggerito da Hayes e  Ciarrochi per prima cosa si spiega il modello, introducendo la metafora del Consulente, dell’Osservatore e dell’Esploratore.  

Il primo passo è stato quello di guidare Marco alla scoperta del suo Consulente, proponendo diverse metafore ed esercizi esperienziali (Tabella 1). Come suggeriscono Hayes e Ciarrochi (2015),  per analizzare il ruolo del Consulente, è utile osservare il modo in cui il ragazzo valuta se stesso, il modo in cui parla degli altri e del mondo. In generale, Marco utilizza il suo Consulente per valutare le sue paure (soprattutto quelle della morte), rispetto alla modalità di relazionarsi con gli altri, per “promuovere” l’evitamento della maggior parte delle interazioni sociali, soprattutto con i pari a scuola. Generalmente, Marco utilizza il Consulente o per valutare come “poco interessanti” gli argomenti di cui parlano i pari.

Tabella 1. Esercizi sul Consulente.

Dopo questi esercizi esperienziali Marco diventa più abile nel riconoscere il suo Consulente, infatti, osserva che a volte è molto critico con lui e anche con le persone che lo circondano: ad esempio, Marco nota che anche di fronte a parole gentili della sorella il Consulente esprime giudizi negativi (“sei una cretina lasciami in pace!”), a volte aumenta l’ansia (“non sei in grado di fare nulla da solo”) e in altre situazioni gli suggerisce di evitare di esprimere la sua opinione con gli adulti (“non dire nulla, fai quello che ti dicono di fare”).  Poiché Marco mostra una buona consapevolezza circa il ruolo che svolge il suo Consulente, si decide di passare nello spazio dell’Osservatore per dare indicazioni a Marco su come iniziare a sganciarsi dal Consulente quando si sente in qualche modo bloccato dai suoi giudizi. 

Inizialmente Marco tenta di utilizzare il suo Consulente per evitare le emozioni, spesso si mostra distratto e poco consapevole di ciò che gli succede intorno. Marco riporta che in classe spesso si distrae e “si perde i pezzi della lezione”, la stessa cosa succede a casa quando, durante i compiti, spesso si distrae, trascorre molto tempo sui libri con scarsi risultati, ha sempre bisogno che la mamma sia vicino a lui. Sono stati scelti per affrontare queste sue difficoltà alcuni esercizi per promuovere le abilità dell’Osservatore (Tabella 2).



Tabella 2. Abilità dell’Osservatore


Consolidare le competenze del Consulente e dell’Osservatore è il primo passo verso l’incremento della variazione comportamentale (Hayes e Ciarrochi, 2015). Tuttavia, prima di entrare nello spazio dell’Esploratore si riprendono i Valori di Marco. Quando si chiede a M. “In che cosa speri io sia in grado di aiutarti?” il ragazzo riflette qualche istante e poi risponde: “Sono congelato dalla paura di morire, il Consulente Troll mi ricorda che non riuscirò a fare le cose da solo. Aiutami a imparare a fare le cose da solo senza paura”. 

Per introdurre l’Esploratore abbiamo utilizzato la metafora del VIAGGIO IN ALTRI MONDI. Abbiamo esplorato il mondo di Marco, mettiamo lo zaino in spalla ed esploriamo altri mondi.

 Per accompagnare Marco nel viaggio delle esperienze allenando contemporaneamente l’abilità di notare, avvicinarsi e distanziarsi abbiamo utilizzato la metafora del drone attraverso questa immagine (immagine 1):